Andrew Lloyd Webber

Andrew Lloyd Webber, compositore Inglese nato il 22 Marzo 1948.

Autore di musicals e brani di grande successo esprime appieno il 20 in personalità profonda, utilizza il proprio desiderio per realizzare ciò che vuole, come se fosse una vera e propria chiamata di Dio.

La carta del giudizio (20) è l’unica, tra i 22 tarocchi, raffigurante uno strumento musicale e lega per questo la persona alla musica.

Il 22 in desiderio di vita fa di Webber un folle geniale che porta energia ed originalità nelle sue opere, riuscendo ad amalgamare vari stili musicali in un unico spettacolo.

Un altro 22, questa volta in memoria genealogica, insieme al 7 in equilibrio lo portano ad utilizzare la sua follia creativa rimanendo sempre nell’azione.

Ha composto 17 musicals (17 non a caso la carta de la stella), una raccolta di canzoni, due colonne sonore ed una messa da requiem. Il 7 rappresenta la riuscita nella vita, la realizzazione dell’uomo nella continuità della sua azione, la fama e l’artista di successo ( nella carta del Carro si può notare come il personaggio principale sia incorniciato come se fosse in TV o su un palcoscenico).

Webber ne ha uno in relazione sociale che crea in lui un bisogno di azione e riuscita che espresso in talento gli dà modo di ottenere una stella nella Hollywood Walk of Fame, un Oscar, un Golden Globe e molti altri premi ed onorificenze.

Questo rimanda ad un rigetto sociale nella genealogia, qualcuno che fu cacciato dal clan o che se ne andò per paura di essere cacciato. Nel 1973, il suo anno emblematico, vince il Drama Desk Award per uno dei suoi lavori più famosi, il musical Jesus Christ Superstar.

Con un 14 nel lavoro può creare una ampia rete di collaborazioni riuscendo a conciliare musica, sceneggiatura, poesia e teatro.

Francesca Mamone

Jim Carrey

All’anagrafe James Eugene Redmond, è l’attore che ci ha conquistato con le sue brillanti interpretazioni, da “The Mask” a “Yes Man”, passando per “The truman show” e “Una settimana da Dio”.

Jim Carrey è nato in Canada il 17 Gennaio del 1962, e ciò che balza subito all’occhio sono il suo 17 in desiderio di vita, che come ormai avrai capito è il giorno di nascita, e ancor di più la quantità di “18” presenti nella sua mappa.

In primis, troviamo il 18 nella memoria familiare.
Il 18 in memoria familiare potrebbe derivare da un conflitto tra quelli di una lunga lista: un annegamento, un segreto tenuto in maniera spiacevole, dei litigi tra fratelli… Non abbiamo però gli elementi necessari per capire a quale caso afferisca il numero in questione per Jim Carrey, in realtà conta poco.

Ciò che conta è quanto lui ne abbia tratto come talento e insegnamento.

Il 18 coincide con l’archetipo della Luna: la Grande Madre, il Femminile per eccellenza.
Jim Carrey ha utilizzato il suo 18 in memoria familiare per “riflettere” le altre persone su se stesso: imitandole! Facendo da specchio per gli altri.
Sono celebri le imitazioni di molte star di Hollywood, di cui potete avere un assaggio nel video  https://www.youtube.com/watch?v=8h22RiD9cdQ.
La Luna infatti ha la capacità di cogliere e riprodurre le caratteristiche altrui. Quando riesce a distinguere tra sé e la persona imitata, chi ha la Luna fa dell’imitazione un talento. Quando invece si confonde con la persona che imita, magari inconsciamente, La Luna è in conflitto.

Jim Carrey, secondo Te, è in talento o in conflitto quando usa il suo 18?

E’ interessante vedere che ha il 18 anche nel Nido. Ma… Rivelazione delle rivelazioni: Jim Carrey ha un 18 anche nella personalità profonda!
Ce ne accorgiamo da due situazioni peculiari: prima del “fattaccio” (Cathriona White, sua compagna, si è suicidata nel 2015 dopo la rottura con lui), Jim era affabile, accogliente, caloroso, coinvolgente, avvolgente. A seguito della morte della sua compagna, è molto probabilmente entrato nel conflitto del 18. Questo conflitto si esplica talvolta nella depressione alternata alla fuga mistica. Per fuga mistica intendiamo vivere nell’immaginazione, lontani dalla realtà. Ci si crea una propria realtà mentale, diversa da quella, reale, spesso si tende alla ricerca dell’aldilà, del “mondo degli spiriti”. Il 18 infatti è anche il numero del talento dei medium. La fuga mistica può essere verso un partito politico, una religione, una setta, può essere il tipo esasperato per una squadra sportiva, può anche essere pro o contro le vaccini, comunque si esplica nel vivere queste esperienze in maniera totalizzante, senza contatto con la realtà.

In un intervista “rubatagli” in un evento mondano appare assente (La Luna in Talento invece riesce ad essere completamente nel presente).
Si lascia andare ad affermazioni complottiste (il 18 in talento è appassionato di mistero, senza però diventarne vittima).

Spero vivamente che riesca ad elaborare il lutto. Anche se, specie date le circostanze in cui è avvenuto lo spiacevole fatto, capisco che possa essergli difficile.

Jim Carrey ha tre 10 piuttosto importanti

  • Lavoro;
  • Equilibrio;
  • Relazione.

Il 10 è il numero dell’evoluzione. Più specificamente indica l’archetipo della “Ruota di Fortuna”. Jim ha tutti gli strumenti per rimettere in moto la sua vita, vivere le emozioni e riprendersi dall’enorme shock che ha avuto per il suicidio della compagna.

D’altra parte, Carrey in conflitto ha un 22, il Matto. Quel “folle gesto” dell’ex compagna potrebbe certamente averlo gettato ancor più nell’antro del mostro, in quanto il 22 ha tra le caratteristiche conflittuali l’”uscire fuori di testa”.

Se saprà utilizzare il suo 5 in pronto soccorso, chiedendo aiuto a un Maestro, avrà più facilità a rialzarsi, per far tornare a splendere il suo spumeggiante 17.

La stella, il 17, Jim Carrey ha mostrato di saperla far splendere in innumerevoli situazioni.

Già durante il liceo, i professori lasciavano a Jim qualche minuto per esibirsi di fronte ai suoi compagni prima della fine della lezione. La sua stella e la sua vocazione (20 nella sequenza emozionale del lavoro) brillavano così forte che a 16 anni lasciò la scuola per esibirsi. Il suo talento nelle imitazioni fu presto notato, e in pochi anni Jim è passato dal teatro alla tv sino a diventare protagonista al cinema con Ace Ventura e The Mask.

Il 17 è anche il numero dell’autenticità, del mostrarsi per ciò che si è … E del mostrare come stanno le cose. Quest’ultima caratteristica, abbinata alla capacità del 18 di rivelare i segreti, lo spingono forse ad accettare per un cachet molto più basso di quello a cui avrebbe potuto ambire la parte di Truman in “The Truman Show”. Come forse già sai, in questo film si rappresenta una realtà fittizia costruita per il reality show di cui Truman è inconsapevolmente protagonista. Jim ha voluto dare così un contributo allo squarciamento del velo di Maya sulla nostra realtà, rimanendo coerente con il suo 17. Amante della libertà come si addice a un 22, l’attore si è schierato pesantemente con la fazione freevax in America.

Facciamo ora una veloce carrellata dei suoi film più famosi in relazione alla sua mappa:

  • Ace Ventura, in questo film, bocciato dalla critica ma apprezzato dal pubblico più giovane, Jim Carrey è un investigatore specializzato nel ritrovamento di animali domestici. Corrispondenze nella mappa di Jim, 22. Ace Ventura è un personaggio folle, al contempo nella carta del Matto appare un animale, un volpino, che rappresenta in talento la capacità di entrare in sintonia con gli animali;
  • The Mask, “La Maschera” che Jim Carrey indossa lo trasforma da timido in estroverso (e anche un po’ folle, in questo torna il 22 nell’ambito “Conflitto” di Jim, che si ripercuote un po’ su tutti i suoi personaggi, che hanno sempre un leggero tono di follia). Il numero per questo film è decisamente il 17, la maschera trasforma infatti il protagonista in ciò che vorrebbe essere, tuttavia il personaggio scoprirà di poter essere apprezzato per ciò che è. Questo gli fa, alla fine del film, gettar via la maschera, permettendogli di mostrarsi per ciò che è, nudo e privo di tutti i veli;
  • Scemo e più scemo, 22 conflittuale… ;
  • Bugiardo bugiardo, avvocato bugiardo incallito si ritrova costretto a dire sempre la verità. Il 17 (desiderio di vita di Carrey) deve essere autentico, se mente, sta male, si crea delle malattie. Per questo deve gettare la maschera ed essere se stesso;
  • The truman show, come anticipato anche prima, 17;
  • Io, me e Irene, Jim interpreta un poliziotto schizofrenico. Certamente il numero che lui mette in campo in questo film è il 22 vissuto in maniera conflittuale;
  • Il Grinch, direi 22. Ma ci voglio studiare ancora…Tu che ne pensi, cara lettrice o caro lettore? ;
  • Una settimana da Dio, credo che qui tutti i talenti della mappa di Jim siano stati messi in campo. Non riesco a sezionarli come ho fatto per i precedenti;
  • Se mi lasci ti cancello, troviamo in questo film a mio parere un 18 in conflitto, che tentenna tra la depressione, il sogno e la paura di perdere la memoria. Dopo la fine della relazione, lei cancella lui dalla sua mente rivolgendosi alla clinica Lacuna Inc. Lui cerca di riconquistarla, ma si accorge che lei si è dimenticata di lui, e cerca a sua volta di cancellarla. Ma… Se non l’avete visto, vi suggerisco assolutamente di guardare questo capolavoro premiato sia dal pubblico che dalla critica;
  • Number 23, non l’ho ancora visto. Ma sinceramente dalla trama credo che avrebbe dovuto intitolarsi number 22 (conflittuale). Verificherò;
  • Yes Man, in questo film viene spiegata la straordinaria capacità del 18 di accettare qualsiasi cosa arrivi!

Ciò ci dimostra che ogni opportunità che ci si presenta non sarà mai fortuita, ma necessaria per saggiare ed esprimere al meglio i nostri talenti.

Renato Zero

Renato Zero in arte, Renato Fiacchini nella sua reale vita è nato il 30.09.1950

Renato Fiacchini, meglio conosciuto come Renato Zero, è un cantautore, showman e produttore discografico italiano.

È uno dei cantautori italiani più amati, popolari e di maggior successo e questo lo troviamo consolidato dal suo anno emblematico, il 1989, quando recatosi in Inghilterra alla ricerca di suoni nuovi e nuove ispirazioni conoscerà i più grandi autori internazionali tra cui Bob Dylan, Tina Turner, George Michael, Robbie Williams e tanti altri.

Esperienza che lo porterà nelle zone alte delle classifiche.

Il 9 (L’Eremita) in Equilibrio, Risposta Automatica al Conflitto ed in Personalità Profonda fa notare che Renato necessita frequentemente di solitudine, egli conduce infatti una vita piuttosto privata e lontana dai riflettori.

La sua carriera artistica vissuta in modo piuttosto eccentrico grazie ai suoi travestimenti e le sue capacità provocatorie, ha dato un tocco di “colore“ alla sua comunicazione, si nota la massima esplosione del suo 3 (L’Imperatrice) nel Disegno di Vita, con un modo tutto suo di comunicare, seducendo ed affascinando.

Non è forse cantando che esprime al massimo il suo modo di comunicare? Ed il solo sentirsi libero da ogni vincolo, libero dall’essere rinchiusi, ballare ed amare come fa lui, non è forse un modo di esprimere al meglio il talento del 21 (Il Mondo) in Pronto Soccorso?

Il 15 (il Diavolo) nella Memoria Familiare è l’insieme di tutte le emozioni e di tutte le passioni.

Ci dice anche che ciò che non è stato fatto prima lo si deve realizzare adesso, e lui lo fa sempre, vivendo tutte le passioni (denaro, sesso) a 360°, meglio se proibite, non negandosi ai suoi desideri e mostrandosi sempre esageratamente esagerato (costumi, scenografie, trucco etc.).

Il 18 (La Luna) che rappresenta il femminile, la profondità, l’accoglienza e l’intuizione ed è presente nella mappa nella Relazione Amorosa e nel Lavoro lo avvalla quale persona molto empatica, dai sentimenti profondi, e quando canta tutte queste caratteristiche non le tiene per niente nascoste… ed il suo 6 (L’Innamorato) nel Sociale lo porta a vivere il piacere, ad amare e ad accettare tutto.

La profondità e la saggezza di Renato Zero vengono ben descritte nella canzone “Più su”, che consiglio di ascoltare.

Patrizia Pellegrino

Dan Brown

Daniel Gerhard Brown, conosciuto come Dan Brown, è uno scrittore statunitense. Con più di 200 milioni di copie vendute, è tra gli autori thriller più popolari e di maggior successo degli ultimi tempi. E’ nato il 22 Giugno del 1964.

Essendo nato il 22, ha la carta del Matto in Desiderio di Vita, è un folle, è originale, fa di testa sua e non si lascia influenzare, va sempre per la sua strada.

Daniel Gerhard Brown, nella sua vita infatti si è trasferito diverse volte per portare avanti diversi progetti di studio e lavorativi. Calcolando la mappa troviamo un 22 anche in Pronto Soccorso e quindi nel momento del bisogno gli basterà “fare cose pazze” per uscire da quella situazione.

Un 12, l’Appeso, in Equilibrio significa ascoltare il proprio cuore e vedere il mondo a proprio modo, abbiamo quindi un altro numero che rimanda all’originalità e al vivere in modo diverso.

Un 18, la Luna, nel Lavoro lo porta ad esprimere la propria immaginazione tramite la sua parte artistica e creativa. Fa da medium avvicinando i lettori a temi esoterico-simbolici svelando segreti preziosi come perle, come indica anche la rappresentazione sul tarocco.

È autore dei bestseller “Crypto“, “Angeli e demoni“, “La verità del ghiaccio“, “Il simbolo perduto“, “Inferno” e “Origin“. La sua opera più celebre è “Il codice da Vinci“, che con più di 85 milioni di copie vendute è tra i libri più conosciuti e venduti del mondo.

Codice Da Vinci Dan Brown

La Giustizia, l’8, in Relazione Sociale lo dipinge come una persona che si dà il permesso di fare ciò che vuole. Il suo istinto, 7, Il Carro, nell’ambito Strumento, gli farà raggiungere un successo mondiale nonostante le critiche mosse da Cattolici e Storici secondo i quali gli argomenti trattati sarebbero non attendibili e negativi.

Altra carta che probabilmente lo ha aiutato a raggiungere il successo è il 20, Il Giudizio in Memoria Genealogica. Essa rappresenta infatti “la chiamata di Dio”, la forza del Desiderio, un Desiderio bruciante, la spinta per arrivare a quello che si vuole. Allo stesso tempo il 20 implica anche un legame con la musica, non a caso nei suoi vari spostamenti si trasferì ad Hollywood per intraprendere la carriera di cantautore e pianista registrando quattro cd. Non dimentichiamo poi il 21, Il Mondo, in Personalità Profonda, un altro numero che rimanda alla creazione, alla danza cosmica. Potremmo definirlo un alchimista che trasmuta pensieri, parole ed emozioni in romanzi.

Una mappa come questa, ricca di bisogno di libertà, originalità e contatto con il mistero fa riflettere su quanto tutto questo sia mancato ai genitori di Brown…Sicuramente lui, vivendo in talento la sua vita, ha fatto un ottimo uso del “kit di sopravvivenza”.

Francesca Mamone

Elogio della Solitudine pt. 2

Elogio alla solitudine di Lucio Battisti e l’altra faccia della solitudine
(05-03-1943/09-09-1998)

Qualche tempo fa abbiamo parlato dell’eremita attraverso l’accostamento con l’“Elogio della solitudine” di De André e abbiamo visto quanto, lo stare con se stessi, possa giovare e portare verso l’evoluzione interiore.

Poco tempo dopo, mi sono trovata ad ascoltare su internet, una play list con le più famose canzoni di Lucio Battisti, tra cui Emozioni, Pensieri e Parole, 29 Settembre, ecc..

Canzoni, quelle di Lucio, che evocano spesso la solitudine.

“Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede a un passo per ritrovar se stesso… Capire tu non puoi…”-Emozioni).

Nella stessa pagina, l’occhio si è spostato verso la data di morte del cantante, il 09-09-1998.

Il doppio 9 è già di per se indicativo di ciò che ha vissuto, decido quindi di approfondire andando a esplorare il resto della mappa e, siccome la curiosità è donna, o almeno così dicono, do uno sguardo anche alla data di nascita.

Nella sua mappa di nascita, subito è riconoscibile il 17 (Le Toille) in Memoria Genealogica che, come abbiamo visto con altri grandi interpreti già esaminati, identifica la “Prima Donna”, ovvero colui o colei che splende e emerge rispetto ad altri, così come è stato per diverso tempo anche nella sua vita.

Il 20 nel Sociale (Il Giudizio Universale) identifica il suo desiderio irresistibile di condividere con gli altri la sua passione per la musica. Ma ciò che mi colpisce e riconduce alla sua data di morte è il 9 in conflitto. “Mi sento lasciato solo”: ecco come probabilmente si sentiva Battisti…

Quel 9 in conflitto che, ad un certo punto della sua vita, ha preso il sopravvento, tanto da amplificare la sensazione di solitudine negli ambiti più importanti della sua esistenza. Emerge nel suo “Disegno di vita”, nel suo “Io interiore” (che nella Mappa dei Talenti si chiama Personalità Profonda), con la famiglia, ma soprattutto nel suo lavoro, attraverso una risposta automatica esplicitando un gran rimpianto verso il passato, la sensazione di essere lasciato solo, la conseguente rabbia (dializzato, il male ha colpito fegato e pancreas) e depressione, bloccando così la sua evoluzione nel lavoro e di conseguenza nella vita.

E’ entrato in crisi, cosa che l’eremita fa e deve fare, ma c’è rimasto dentro.

Abbiamo visto, dunque, come sia possibile che un talento così bello, vissuto nel modo sbagliato, può trasformarti fino a farti ammalare. Sta a noi scegliere dove stare…

Illumina il tuo cammino

Tiziana Cuccu

Albert Einstein

Fisico e filosofo,nacque il 14 Marzo 1879 in Germania.

Albert Einstein, nel 1896 rinunciò alla cittadinanza tedesca. In quello stesso anno si diplomò e fu ammesso al politecnico di Zurigo.

Secondo la mappa proprio questo è il suo anno emblematico, da qui partì un viaggio che lo portò a molteplici scoperte e ad un premio Nobel.

Calcolando la sua mappa dei talenti troviamo il 6 in personalità profonda, possiamo dedurre da questo che fosse un cervello doppio.

Il 6 è nella giovinezza eterna, non vuole crescere, ha il viso da bambino anche da adulto infatti la prima immagine di Einstein che salta alla mente è quella di un uomo scapigliato che fa una linguaccia.

Il 14 nel desiderio di vita si riferisce ad una persona che ha bisogno di legami con tutto quello che fa, ma che potrebbe avere delle dipendenze.
Nel caso specifico probabilmente la dipendenza dal lavoro e dallo studio della fisica.

Il 9 nel lavoro ci indica che deve lavorare da solo, mettendo le cose continuamente in discussione. Questo, insieme al 10 in relazione sociale, che indica il desiderio di aiutare gli altri ad evolvere, ha stimolato la sua attività sia in ambito scientifico che filosofico.

Il 15 in equilibrio porta a sviluppare le passioni. Con il 3 in risposta automatica si tende a tagliare le comunicazioni o cercare l’amante, cosa che accadde ad esempio quando il suo primo matrimonio con Mileva Marić era in crisi.

Il 17 nel nido lo spinge ad una sacralizzazione dei propri spazi ed il 21 in relazione amorosa richiede che la partner lo lasci libero.

Probabilmente questa è la ragione per cui il secondo matrimonio con la cugina Elsa Einstein funzionò.

Il 7 in memoria genealogica ci suggerisce la domanda: chi non è potuto partire?
E in risposta a questa domanda troviamo l’azione verso la scienza, ma anche verso i miglioramenti sociali a livello mondiale.

Concludo con un suo aforisma che credo lo descriva completamente: “Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.

Francesca Mamone

Amy Winehouse

Amy Winehouse è una Cantante inglese nata il 14 settembre 1983.

Il 14 nel giorno di nascita denota un bisogno di equilibrio e legami.

Nel caso specifico però si può notare la conflittualità propria di questo numero, che la porterà ad intraprendere una serie di legami morbosi, un esempio su tutti quello con il marito Blake Fielder Civil, una forte dipendenza da droghe ed alcool che la porterà ad una morte prematura.

La sua dipendenza da alcool può essere anche collegata al 9, numero che richiama una memoria alcolica negli avi e poi in lei.

Possiamo anche notare il 9 del mese di nascita che dà come risposta al conflitto un senso di solitudine, crisi e depressione.

Un 16 in equilibrio, “fare di tutto una festa”, fu vissuto però da lei in modo conflittuale.

Possiamo poi calcolare come anno emblematico il 2006, non a caso l’anno di uscita dell’album “Back To Black” che la portò alla celebrità mondiale. Nella sua mappa si può vedere un 10 in pronto soccorso, che rispecchia esattamente le tante richieste di aiuto fatte nelle canzoni e i vari tentativi fatti nelle cliniche di riabilitazione.

Un altro numero che si ripete più volte nella mappa è l’8, da esso il bisogno nel lavoro, nella relazione e come risposta alla sua personalità profonda di darsi il permesso di fare le cose a modo suo.

Possiamo poi notare una mancanza di riconoscimento del padre e la presenza di una madre fredda, date dal 5 e dal 2.

Il 3 nel sociale significa comunicare…

Cantare non è forse un ottimo modo di farlo?

Per chi non la conoscesse consiglio il docufilm “Amy, a girl behind the name“.

Francesca Mamone

Il 5 e l’insegnamento

Il 5 e l’insegnamento. E’ stato un percorso che mi ha portato all’insegnamento, tutto è iniziato quando ho scoperto che i miei 5 in Risposta Automatica e nel Lavoro erano collegati al riconoscimento, o meglio al non-riconoscimento.

È stato Maurizio a spiegarmi in seguito questa connessione.

Il mancato riconoscimento da parte di mio padre al momento della mia nascita era già stabilito dal “fato” e non a caso sono nata a fine maggio e non all’inizio di giugno.

Non importa se mio padre consciamente avrebbe voluto riconoscermi fin dall’inizio,  inconsciamente, “qualcosa“, aveva fatto sì che lui fosse assente in quel momento ed il riconoscimento dato in ritardo aveva già segnato il mio destino.

Ho passato più di trent’anni alla ricerca del riconoscimento da parte di chi mi stava intorno, a volte andando contro tutte le autorità, sognando di essere un rivoluzionario.

Poi ho scoperto che la vera rivoluzione è riconoscere se stessi, facendo pace con gli spettri del passato, dire io valgo, io ho la Luce dentro di me (tra l’altro sono un 9 in Personalità Profonda).

Da quando ho iniziato questo percorso tante cose sono cambiate nella mia vita.

Da quando mi autoriconosco ho parecchie proposte di lavoro, ho iniziato ad insegnare in una scuola superiore professionale e tengo corsi collaborando con associazioni. Insegnare mi è sempre piaciuto. Mi dicono che le mie spiegazioni sono semplici e facili da comprendere.

Ho un 5 nel Lavoro, sono qui per insegnare!

Passare la mia professione agli adolescenti mi sprona a migliorare me stessa, non sono solo una professoressa sono un “ponte” (pontifex: colui che getta il ponte) tra gli studenti ed il lavoro che li aspetterà dopo la scuola.

L’Universo lavora per noi se noi ci mettiamo in gioco. Anche nei momenti difficili, che per quanto mi riguarda diventano sempre meno, non dobbiamo mai smettere di credere in noi stessi.

Il Sole nasce ogni giorno.

Illumina il Tuo cammino.

Francesca Mamone

Fabrizio De André

Fabrizio De André, poeta e cantautore italiano nato il 18 febbraio 1940.

Fabrizio De André ha un 11, la Forza, in Pronto Soccorso. Questo implica che nel momento del bisogno, per poter stare meglio, è necessario lasciarsi andare, esprimere la collera, “tirar fuori la bestia”.

Anche perché 1+1=2, La Papessa.

Ciò sta a indicare che se l’11 non è vissuto in talento porterà ad un doppio conflitto, quello dell’11 e quello del 2. Tanto più che De André ha 2 in Conflitto ed in Risposta Automatica.

La Papessa (2), in Conflitto, lo farà entrare in conflitto ogniqualvolta si sentirà eliminato.

Insieme all’altro 2 in Risposta Automatica, lo porterà a non accettare o non essere accettato e quindi ad eliminare o ad essere eliminato.

Lo indurrà anche ad un accumulo, nel suo caso, di conoscenza letteraria. Possiamo anche supporre che nella genealogia ci sia stata una madre fredda, cioè poco nel suo emozionale, essendo la carta della Papessa uno degli archetipi della madre. Questo si può collegare alla carta della Temperanza, 14 in Memoria Genealogica, che ritrae un angelo e che rimanda ad un bimbo deceduto. Ovviamente per essere certi di ciò dovremmo parlare con i diretti interessati. Quello che però è chiaro a chiunque lo conosca come artista è che lui ha fatto da legame tra le storie da lui raccontate e chi le ascolta. Un legame con un “liquido” correlato al 14 vissuto in modo negativo può divenire una dipendenza. Troviamo in questo caso un collegamento con l’alcool. De André infatti smetterà di bere solo dopo la morte del padre, per mantenere una promessa a lui fatta.

Per essere in Talento doveva essere nell’azione usando l’istinto, il 7, Il Carro, in Strumento ed in Equilibrio.

Nel 1960, suo anno emblematico, compose quella che lui ha sempre considerato la sua prima canzone: “La ballata del Michè”. Ha un 18, La Luna, in Disegno di Vita, anche questa carta rimanda alla madre, all’accoglienza tipica del femminile.

Fin da giovane capisce ciò che ha voglia di fare nella sua vita, è umile, capace di ascoltare e di accogliere.

A tale proposito è stato scritto, “Gli estimatori di Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui egli, nella società italiana del dopoguerra, scelse di sottolineare i tratti nobili e universali degli emarginati, affrancandoli dal “ghetto” degli indesiderabili e mettendo a confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori.”

Trovo che in questa frase si possa leggere molto della sua personalità, era un medium, cioè un mezzo tra gli emarginati e il pubblico. Era riflessivo come la luna riflette la luce del sole, egli rifletteva l’inconscio collettivo ponendolo nella realtà e portandolo in modo semplice alle orecchie di tutti.

C’è un tratto di lui che tutti conoscono, in cui la sua grande accettazione ha raggiunto una vetta veramente elevata, e cioè quando, dopo aver subito il rapimento, ha chiamato quella esperienza “Hotel Supramonte”.

I 16, La Casa Dio, in Personalità Profonda e nel Sociale suggeriscono che fosse una persona gioiosa, che “giocava” con ciò che lo circondava anche quando le situazioni non sono le più rosee.

Il 9, L’Eremita, nel Lavoro lo porterà a lavorare da solo, farà infatti molta fatica ad esibirsi in concerto, rimettendo i fatti che lo circondano in questione quasi diventando un terapeuta a livello intellettuale cercherà di illuminare gli altri su varie tematiche fino ad arrivare, in quello che lui riteneva uno dei suoi migliori album, “La Buona Novella“, a raccontare la storia di Gesù come se fosse un “semplice” uomo e non “Il figlio di Dio”.

Questo non perché ateo ma perché in questo modo lo rendeva più vicino alle persone.

Riguardo Dio disse: “Quando parlo di Dio lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile, ma in effetti mi rivolgo al Grande Spirito in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’universo.”

Possiamo riassumere l’essenza della mappa in questo modo:

  • Medium, 18, festaiolo e con il viso da bambino;
  • Istintivo e nell’azione, 7 e 11;
  • Un saggio solitario, 9.

Illumina il Tuo cammino.

Francesca Mamone

Uno per tutti e tutti per Uno

https://www.facebook.com/MirkoBustoM5S/videos/1598562643501646/

Uno per tutti e tutti per Uno.

E’ il motto che in questo video è rappresentativo di ciò che abbiamo costituito con Progetto Horus.

Una Falange Macedone il cui obiettivo sia il mutuo sostegno per il raggiungimento comune dell’Evoluzione personale e, come corollario quasi automatico, l’evoluzione dell’Umanità.

La Falange Macedone è una peculiare formazione utilizzata dall’esercito macedone in antichità a partire da Filippo II, padre di Alessandro Magno e forse prima da Atlantide.
(le prime testimonianze di falange le abbiamo da steli sumere ed egizie, ma la falange è stata usata soprattutto in grecia, a partire dalla fine del medioevo ellenico, e ha avuto il suo apice con la falange tebana, a cui Filippo si è ispirato per la sua falange macedone).

Noi crediamo che solo attraverso l’evoluzione individuale la comunità possa crescere.

Sappiamo anche che da soli sono ben pochi a riuscire, Gesù, Buddha… e forse pochi altri che si contano sulle dita di una mano.

Eccolo, l’ho visto! Ti è appena passato subito quel pensiero! “Ma siete una setta?!

Permettimi di ridere due secondi, e di tornare subito serio per dirti, assolutamente NO.

Siamo un gruppo di pari, che si sostengono a vicenda. Come andare insieme nella stessa palestra di arti marziali. Ognuno fa il suo proprio percorso, e gli altri lo affiancano, semplicemente. E confrontandosi continuamente, si cresce. Non siamo una setta perché non c’è nessun obbligo di fare niente. Se ti avvicini a noi hai già il desiderio di cambiare, di evolvere, di crescere insieme. E se non ce l’avessi o cambiasse, automaticamente ti allontaneresti, perché la Falange così come unisce può dividere.

Questo perché?

Perché si è formato ormai un inconscio collettivo (a breve un articolo in proposito) all’interno del nostro gruppo che desidera l’evoluzione e solo questa.

Ti dirò di più, è il simbolo stesso richiamato dal nome a invitarci all’evoluzione.

Progetto ha già in sé etimologicamente l’idea di progresso, esso infatti indica il “gettare avanti” qualcosa, un’idea solitamente, per farla crescere.

Horus invece, come ricorderai da questo articolo, è un dio solare, colui che illumina il cammino. E se c’è un cammino da percorrere, c’è sempre un’evoluzione.

La falange macedone è un gruppo di persone che si sono formate in Progetto Horus, che hanno deciso di dedicare una fetta importante del loro tempo all’evoluzione personale in primis, e, ad ogni passo effettuato, di condividerla con gli altri, affinché tutta l’umanità possa compiere lo stesso passo, almeno quella fetta che potremo raggiungere. Quando ci riuniamo come falange lo facciamo con l’idea di essere i 300 uomini alle Termopili pronti a dare la vita per un ideale. Gli spartani morivano per l’indipendenza della Grecia, noi vogliamo vivere per l’indipendenza della nostra Coscienza interiore e per l’evoluzione dell’umanità.

Una cosuccia da niente, vero?

Non ti preoccupare, siamo già disillusi.

Non crediamo di poter fare in una generazione ciò che non è stato fatto in millenni, ma tutti i giorni lavoriamo per l’Utopia, affinché si realizzi in terra.

Forse ci vorranno milioni di anni.

Ma sappiamo che se non ci prendiamo la responsabilità oggi, forse non saranno milioni, ma miliardi gli anni necessari a fare il salto.

Ma non siamo già evoluti?
Starà pensando qualcuno. Voliamo, possiamo comunicare a velocità stratosferica, tra poco sbarcheremo su Marte…eppure continuiamo ad ammazzarci, stuprare, corrompere e farci corrompere.

Jiddu Krishnamurti, non molti anni fa, diceva che sotto il profilo spirituale siamo all’età della pietra, e non al Neolitico, aggiungiamo noi, al paleolitico, e appena iniziato peraltro.

Per questo è necessario un esercito scelto dell’Amore. Questo è ciò che vorremmo essere.

“O straniero, annuncia agli spartani che qui noi giacciamo in ossequio alle loro leggi”, scrisse Simonide nell’epitaffio alle Termopili.

O lettore, annuncia a tutto il mondo che qui noi evolviamo in ossequio all’Amore, unica nostra legge.

Se anche tu vuoi essere dei nostri, chiama il 3396260059 o scrivici.

La falange macedone del team di progettohorus.it